Miglior linguaggio per lavorare nel 2023

Chi vuole cambiare settore lavorativo e gli studenti, giustamente si chiedono quali siano i migliori linguaggi di programmazione da imparare per andare sul sicuro. In questo articolo vediamo quali sono i linguaggi e le tecnologie più richieste in Italia per cominciare a lavorare.

⚠ Premessa

Le conclusioni tratte da questo articolo si basano su una nostra ricerca condotta nell’arco di 3 mesi, guardando i diversi annunci di lavoro pubblicati. I dati riportati possono essere soggetti a cambiamenti del mercato, imprecisioni e soprattutto la posizione geografica in cui vi trovate.

Si precisa che la ricerca è stata condotta per profili di sviluppatori frontend, backend e mobile. Abbiamo tralasciato altri tipi di sviluppo o settori che richiedono linguaggi come Data Analyst.

🔝 Javascript è indiscusso

Javascript al momento è il linguaggio più richiesto in Italia per via della sua versatilità di utilizzi. Può infatti essere usato sia lato frontend, backend con Node JS e Deno, per mobile ed anche per applicazioni desktop con Electron.

Angular sopra tutti

Angular in Italia vince a mani basse rispetto all’amatissimo React e Vue. Nonostante la community internazionale sia attratta da React, il nostro paese è in tutt’altra direzione. Non fatevi quindi confondere da ciò che vedete su Youtube, blog inglesi e Github. Angular era e resta per ora il framework più amato dai business italiani.

Node JS come backend

Molte aziende si stanno spostando su backend costruiti in Node JS. Che sia con Express, Nest o altri cambia poco. Questa sembra essere la tendenza, anche se come vedremo Java con Spring Boot resiste.

Bootstrap o Tailwind CSS?

Bootstrap è l’unico framework CSS che si è visto citato nelle varie offerte di lavoro. Tailwind CSS non è praticamente mai comparso, anche qui in controtendenza rispetto alla community internazionale e le mie preferenze personali.

Typescript è importante

Typescript è d’obbligo considerato Angular, ma cresce la richiesta anche in relazione a progetti React e backend con Node. É una delle vere grandi aggiunte del decennio nell’ecosistema Javascript, ed è qui per restare.

Gli invisibili

Tecnologie nuove come Next, Nuxt, Svelte, Remix, Astro, Deno e molte altre non sono mai pervenute. Citiamo anche alcune più vecchiotte come Ember e Meteor.

Molte delle tecnologie nuove e divertenti non sembra abbiano ancora fatto presa nel nostro paese. Lato business essere conservativi è importante per una questione di costi, noi sviluppatori però vogliamo anche divertirci, provare ed imparare.

😇 Php resiste

Wordpress, Drupal, altri CMS e siti vecchi tengono ancora in vita ed in voga PHP che non sembra voler abbandonare il campo. Mentre lato backend con Codeigniter, Laravel e Symfony sembra lasciare il posto a Node, abbiamo tutta la parte CMS che resiste. Questo obbliga molti sviluppatori a lavorare con PHP per siti, temi e plugin.

👍 Java una costante

Java è, e resterà ancora per molto un linguaggio decisamente richiesto in Italia. Partiamo dal suo grandissimo utilizzo lato backend con il framework Spring Boot che si divide la fetta con il crescente Node JS come già citato.

Dobbiamo poi citare tutta la parte mobile che trattiamo meglio nel prossimo paragrafo.

📱 Lato Mobile

Questione mobile, per ciò che abbiamo visto, ancora ben distinta tra linguaggi per Android (java, kotlin) ed IOS (objective c, swift). Decisamente poco citati framework crossplatform come React Native ed il più amato Flutter.

Ci sentiamo comunque di consigliare Flutter per la sua capacità di produrre non solo app mobile ma anche applicazioni web e desktop. Ricordiamo che Flutter si basa sul linguaggio Dart.

🤢 I meno citati

Tra i linguaggi e framework poco citati abbiamo:

• Python con Django
• Flutter, React Native, Ionic e simili
• C#
• C++

Si aggiungono poi una serie di tecnologie mai comparsi in annunci, ma molto ben visti fuori dall’Italia negli ultimi anni come Rust, Go Lang e WebAssembly, giusto per citarne alcuni.

🗂 Database

Per i database non potete sbagliare, perchè i più richiesti restano Mysql e MongoDB. Nonostante la vasta gamma di opzioni questi sono quelli a cui si è fatto più riferimento durante la nostra ricerca.